In uno studio sugli effetti della Terapia Ormonale Sostitutiva in menopausa condotta dalla “Women’s Health Iniziatite (WHI)” è emerso che la terapia produce un danno superiore ai benefici e che alcuni benefici proclamati sono inesistenti e altri negativi.
Terapia Ormonale Sostitutiva (TOS)
La menopausa è l’ultima mestruazione della donna matura e si presenta di solito tra i 48 e 52 anni di età. Il climaterio, come viene chiamato il periodo che precede e segue l’ultima mestruazione, è un periodo di transizione in cui la donna perde la sua fertilità in conseguenza della progressiva riduzione fino all’arresto della produzione degli ormoni estrogeni e progesterone da parte dell’ovaio.
Come qualsiasi momento di transizione comporta scombussolamento e causa svariati disturbi legati principalmente al cambiamento in atto. L’entità di gran parte dei disturbi è probabilmente legata alla flessibilità mentale e fisica della donna: meno flessibile è, più forte sono i disturbi e più a lungo durano.
Per alleviare e prevenire i possibili disturbi la medicina ufficiale propone la Terapia Ormonale Sostitutiva: in sostanza fornisce all’organismo gli ormoni non più prodotti dall’ovaio. Fino agli anni ’70 la TOS consisteva nella somministrazione di solo estrogeni, poi quando si è visto che il rischio di tumore dell’utero aumentava del 100% per ogni anno di terapia è stato aggiunto il progesterone nelle donne con l’utero non asportato.
Per più di 30 anni le industrie farmaceutiche e i medici proponevano la TOS come panacea per le donne a partire dalla pre-menopausa, anche in assenza di sintomi. I vantaggi propagandati erano la riduzione del rischio di osteoporosi, di malattie cardiovascolari e di altre malattie, nonché un miglioramento delle condizioni di vita per quanto riguarda le vampate, il sonno, l’umore, la memoria, la secchezza delle mucose, l’aspetto della pelle ecc. Chi non prenderebbe gli ormoni di fronte a tutti questi vantaggi? Fino agli anni ’90 pochi se so lo sono chiesto.
Lo studio della WHI
A metà degli anni ’90 la WHI iniziò uno studio controllato e randomizzato su 16.608 donne tra 50 e 79 anni sugli effetti della TOS. Si tratta di uno studio condotto con tutti i criteri scientifici su un campione vastissimo, perciò con una attendibilità molto più elevata di qualsiasi altro studio compiuto finora sugli effetti della TOS.
Lo studio doveva durare 8 anni, ma la parte che riguardava le donne con l’utero non asportato è stato interrotto dopo 5,2 anni, perchéda una prima elaborazione dei dati è emerso che i rischi superavano alla grande i benefici. Alle donne partecipanti è stato consigliato di interrompere la terapia. Continua lo studio sulle donne con l’utero asportato che assumono solo estrogeni, perché i risultati sono ancora incerti. Inoltre continua lo studio dell’influenza di altri fattori come alimentazione, stile di vita ecc.
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I vari disturbi legati ai cambiamenti ormonali durante il cliamaterio possono essere alleviati con le erbe che hanno un’azione ormonale o sul sistema ormonale o più in generale un’azione antisenescente.
Articolo tratto da
Remedia News. |
